GIUSEPPE E LA SUA FAMIGLIA

Le vere origini di un grande vino

Alla base di ogni grande vino c’è sicuramente un grande territorio e la cura costante dei vigneti. Ma, nel nostro caso, c’è soprattutto la passione di una famiglia. Una passione che si tramanda da generazioni e che oggi anima Giuseppe, Carla e Fausto che, ogni giorno, si svegliano all’alba per custodire i loro vigneti e le loro terre.

Una tradizione lunga quasi cento anni

Oggi Giuseppe è l’anima dell’azienda agricola. Nel corso degli anni, ha appreso il meglio della viticoltura e della vinificazione grazie agli insegnamenti di suo nonno e di suo babbo Fausto, ai tanti mentori che ha incontrato e ai suoi studi.

La sua giovinezza è trascorsa accanto al nonno e al padre nei vigneti, prima ad ammirare le squadra che ogni autunno raccolgono a mano solo i grappoli migliori.
Poi a lavorare al loro fianco e, infine, a organizzare e controllare tutte la fasi di produzione: dalla raccolta alla vinificazione.

Gli elementi della natura, ora come allora, pongono sempre nuove sfide, specialmente se l’obiettivo è quello di produrre vini pregiati, capaci di raccontare davvero un territorio.
Alcune annate sono troppo umide o secche, o troppo calde o fresche. Ognuno di questi aspetti cambia il modo in cui dev’essere trattata l’uva e il risultato finale, quello in bottiglia.

Il cuore del lavoro di Giuseppe e della sua famiglia è proprio legato alla gestione di questa complessità

da sempre un solo obiettivo: trovare la sintesi migliore tra il frutto di questi grandi vitigni, il terreno tipico del Chianti e il clima.

Oggi l’esperienza di Giuseppe completa la storia de I Selvatici e dei vini prodotti nelle colline che circondano la sua casa.

E il tentativo che compie, ogni giorno, è quello di mettere a disposizione di clienti nuovi e storici, un vino autentico, diverso da quelli industriali, forse sempre diverso ma, certamente, sempre in grado di raccontare le caratteristiche di un territorio unico.

E di farlo attraverso il sacrificio e l’amore di una famiglia toscana.